Alcuni di voi ci hanno scritto domandandoci perché non avessimo scritto nulla a proposito della riapertura delle scuole, tema che nelle ultime settimane è stato molto frequentato sia dai media sia dai politici.
Ad un primo livello, la risposta è molto semplice e può suonare strafottente ma, con questo editoriale, proveremo a mostrarvi cosa si cela dietro l’apparente sfrontata noncuranza.
Siamo stati impegnati. Non è che ciascuno di noi abbia preferito occuparsi degli affari propri piuttosto che condividere con i lettori di Education Around la propria opinione: ciascuno di noi ha sempre lavorato a questo progetto pur facendo altro, per così dire, “di mestiere”.
Si tratta piuttosto di una caparbia coerenza ad una nostra scelta fondamentale: scriviamo, pubblichiamo, commentiamo se e soltanto se abbiamo modo di approfondire i temi, di osservare i fenomeni, di ragionare sui dati. Altrimenti evitiamo e ne parliamo tra noi quando ci incontriamo (in videochiamata, ovviamente).
Non è una scelta mainstream, ma non siamo certamente noi a dovere inquisire il livello dell’informazione e della comunicazione politica nazionale. Noi vogliamo occuparci di educazione e istruzione, in Italia e nel mondo.
È per questo che siamo stati impegnati.
Negli scorsi mesi, come avrete potuto leggere sui nostri canali, abbiamo pubblicato i nostri ranking 2020. Questo ci ha richiesto un lavoro notevole: oltre all’impegno della nostra squadra di analisti, alcuni di noi sono stati a lungo alle prese con la sistemazione del nostro sito web. Ciascuna delle pagine dedicate alle Università italiane è stata creata da noi da noi: si può migliorare, certamente.
Per questa ragione ci siamo presi del tempo per cercare altre persone da accogliere nella nostra squadra: abbiamo ancora un problema di ‘quote tech’ ma ce la stiamo mettendo tutta. Non avrebbe avuto senso tutto il lavoro di analisi che è confluito nei ranking, se da ultimo questi non fossero risultati intelligibili. E, speriamo, anche eleganti (almeno un po’).
L’ingresso di nuove persone in squadra ci ha messo nella fortunata, fortunatissima condizione di discutere nuove idee e di vagliare nuove proposte. Tra queste, quella di offrirvi una piattaforma per le esercitazioni in vista dei test di Medicina, Veterinaria, Architettura. È online e abbiamo deciso di continuare a lavorarci per migliorarlo in vista del prossimo anno, della prossima tornata di test d’ammissione.
Giunti a questo punto del nostro percorso, grazie all’espansione della nostra squadra e al cammino che ciascuno di noi sta facendo (anche al di fuori di EA), abbiamo sentito l’esigenza di fermarci e di analizzare il nostro metodo, di pensare ad una nuova, più snella organizzazione interna. Non tanto perché ci interessi essere “sulla notizia”, quanto più perché riteniamo indispensabile che ciascuno trovi l’esperienza all’interno di EA il più fruttuosa possibile. E – perché no? – divertente.
Da ultimo, un accenno di valutazione politica: quanto sarebbe bello se, prima di parlare, twittare, postare, scrivere, commentare, condividere si studiasse e pensasse di più? È uno di quei propositi del sabato mattina per il lunedì, un lunedì che non arriva mai.
Abbiamo deciso di vivere questo lunedì, anche perdendo qualche occasione di pronunciarci su questa o quella notizia dell’ultima ora. La qual cosa non ci ha mai preoccupato molto e speriamo non preoccupi nemmeno voi. Le opinioni scritte velocemente e con poca cognizione delle variabili in gioco hanno un costo reale, rimangono come precipitati frettolosi che sporcano la comunicazione e i processi d’analisi.
Torneremo a breve con nuovi articoli, indagini e approfondimenti. Abbiamo solo preso qualche mese per fare i compiti, e crediamo ne sia valsa la pena.