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EA Ranking 2018 – Le migliori università pubbliche per Economia

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Il primo ranking di Education Around ha analizzato le lauree Magistrali di settore scientifico disciplinare Economico-Statistico (area 13). E’ bene precisare che, sebbene considerate nelle analisi, le lauree di matrice statistica senza implicazioni o finalità “economiche” sono di numero decisamente inferiore a quelle in economia sia per numero di corsi offerti che per numero di studenti.

Il ranking ha un focus prettamente incentrato sull’ingresso nel mondo del lavoro e le sue condizioni, senza tralasciare l’attenzione alla preparazione offerta (efficacia della laure e numero di studenti con tirocinio) e l’Internazionalizzazione della laurea. Questi ultimi criteri sembrano essere particolarmente rilevanti nei riguardi delle lauree magistrali in questione, in cui profili internazionali con all’attivo un’esperienza lavorativa vengono particolarmente apprezzati.

Ranking economia

L’Università di Padova guida la classifica, con 309 studenti laureati, una percentuale occupazionale del 89,2% ed uno stipendio netto in uscita (dopo mediamente 2,6 mesi dalla prima ricerca) di 1369 Euro. La laurea risulta anche molto efficace una volta che gli studenti entrano nel pratico della quotidianità lavorativa. A contribuire alla vittoria c’è anche l’Internazionalizzazione della laurea che, con il 39,2% di studenti partiti per un’esperienza internazionale, risulta la prima anche in questo frangente.

A seguire, tre università hanno punteggi estremamente ravvicinati, la cui differenza è inferiore al (modesto) margine di errore dato dalla natura della banca dati di AlmaLaurea. Sebbene ordinate dal secondo al quarto posto, esse sono da considerare di fatto equivalenti.

In seconda posizione l’Università di Bergamo, che costruisce il suo successo grazie ad una laurea molto efficace, uno dei più alti tassi di occupazione in classifica, al 90,1%, uno stipendio allineato alle Università del podio, con una ben più alta percentuale di studenti che hanno effettuato un tirocinio (57,7%). La posizione nel più basso gradino del podio è dovuta ad un’internazionalizzazione non all’altezza delle Università sopra anlizzate (20,2%).

In terza posizione l’Università di Trento, la migliore in Italia per stipendio netto perde però otto posizioni in quel parametro una volta pesato rispetto al costo della vita. Un solido tasso di occupazione (88,6%) e un basso tempo di ricerca (2,6 mesi) per i suoi quasi 300 laureati costruiscono il successo dell’ateneo trentino, che però paga qualcosa sull’internazionalizzazione, “solo” al settimo posto. Nel numero di studenti che partecipano a scambi internazionali è infatti preceduta, oltre che dalle due università in testa alla classifica, da due grandi atenei notoriamente internazionali (Bologna e Milano Statale) e da due atenei più piccoli il cui tasso di internazionalizzazione sorprende: Modena e Reggio Emilia (#3 con il 26,2%) e Cagliari (#5 con il 23%).

A chiudere il podio “a quattro” l’Università di Pavia che ha laureato approssimativamente 50 studenti più di Padova, perdendo però 4,3 punti percentuali sulla loro occupazione. Con il 34,2% di studenti che hanno intrapreso un’esperienza internazionale, l’Università si trova appena sotto Padova ma la supera in termini di efficacia della Laurea e numero di studenti che hanno un tirocinio all’attivo (33,5%). Lo stipendio netto, dopo lo stesso periodo di tempo dell’Università in prima posizione, ammonta a 1363 Euro mensili.

Per maggiori informazioni riguardo utilizzo e metodologia, consultare: I Ranking di EA.