Manuale per giovani matematiche di successo

Si sono concluse le Olimpiadi Europee Femminili della Matematica (EGMO) a Firenze, e le cinque ragazze del team italiano si sono aggiudicate un meraviglioso terzo posto, dietro a Stati Uniti e Russia (ma questi vincono tutto in tutte le olimpiadi a cui partecipano?). Molti critici della Domenica, però, fanno notare che l’esistenza di competizioni matematiche riservate alle ragazze ricorda la divisione dei generi nelle competizioni sportive, dove la diversa costituzione fisica di uomo e donna giustifica una separazione delle categorie. Ma la matematica? Esistono le olimpiadi femminili perchè le ragazze non possono competere con i ragazzi? No, non esistono per quello. Infatti, le altre competizioni scientifiche non fanno distinzione di genere. E allora perchè 6 anni fa a Cambridge si è deciso di creare una gara – che è poi una vetrina – solo per ragazze?

Noi dovremmo saperne qualcosa: le donne iscritte a lauree di area scientifica in Italia sono circa la metà degli uomini (dati Alma Laurea). Il trend a livello globale non sembra molto diverso. Una competizione come quella appena svolta a Firenze, con la sua risonanza mediatica, vorrebbe dire a tutte le ragazze che si interessano alla matematica che non sono sole, che si può fare, di crederci! Ma davvero oggi una donna non vuole una laurea scientifica perchè è da maschi? Abbattere le barriere sociali è cosa buona e giusta, ma bisogna accettare che – sui grandi numeri – ci possano essere interessi che in un genere siano più spiccati rispetto ad un altro. D’altronde, la situazione in altri settori scientifici (Psicologia e Formazione ad esempio) è opposta ed ancor più sbilanciata. C’è invece un altro dato, sempre di Alma Laurea: le laureate in materie scentifiche guadagnano in media all’assunzione €250 in meno dei laureati. E se non fosse un problema di quote, ma di rispetto? Ecco, magari ripartiamo da qui.

– L’Intervallo di Alessandro Storchi

Foto di copertina: Fifth Solvay International Conference of Physics (1927). 27 partecipanti con un totale di 19 premi Nobel in posa. Unica donna (con due Nobel) Marie Curie, in basso a sinistra.

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